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L'UNESCO e i Club

Cosa è l’UNESCO

UNITED
Uniti nel comune proposito di promuovere la pace attraverso la cooperazione intellelluaIe, i fondatori hanno creato l’UNESCO nel 1946, come Organizzazione specializzata dell’O.N.U.

NATIONS
Sistema di Nazioni che operano nei campi cui si riferisce la sigla: educazione, scienze, cultura, oltre che delle scienze sociali e comunicazione. Alcuni esempi delle sue attività:

EDUCATIONAL
Nel campo dell’educazione, il progetto EFA (Education for All – educazione per tutti) si propone di fornire a tutti almeno l’educazione di base. Per questo progetto l’UNESCO è impegnata con altre agenzie delle Nazioni Unite, con tutti gli organismi internazionali e statali, privati e con le associazioni della società civile.

SCIENTIFIC
Nel campo della Scienza, l’UNESCO ha creato numerose riserve della Biosfera con il programma MAB (Man And Biosfere – l’uomo e la biosfera) e sta ridefinendo i propri programmi in armonia con quelle istanze di educazione al rispetto dell’ambiente e di sviluppo sostenibile emerse dalle dichiarazioni della Conferenza Mondiale di Rio sull’ambiente del 1992.

CULTURAL
Nel campo della Cultura, l’UNESCO ha finanzialo numerosi interventi di restauro di monumenti. Con la Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale e ambientale, alla quale aderiscono 140 Stati, ha incluso 440 siti In una lista che considera i monumenti e i tesori naturali non più propri solo del popolo e dello stato a cui appartengono, ma come patrimonio di tutta l’Umanità.

ORGANIZATION
L’Organizzazione conta 184 Stati membri, ma, come ha scritto il Direttore Generale nel suo messaggio per il 50° anniversario, ” perché siano rese effettive e insormontabili le difese per la pace, l’UNESCO deve andare al di là della propria struttura intergovernamentale e costruire ponti con tutti gli attori della società civile”.

COSA SONO I CLUB per l’UNESCO?
Associazioni di persone giovani e adulti, in tutti i campi di studio, di lavoro e di specializzazione professionale, che condividono gli ideali d’azione dell’Unesco, cercando di realizzarli attraverso iniziative ispirate al concetto espresso nell’atto costitutivo dell’Unesco: «poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere innalzate le difese della pace».

ORIGINE DEI CLUB  per l’UNESCO

Sorti nel primo dopo-guerra, per iniziativa spontanea di giovani e adulti, studenti e lavoratori interessati a promuovere la collaborazione internazionale e la pace attraverso la cultura, la scienza e l’educazione.

Il primo Club per l’UNESCO fu fondato a Sendai (Giappone), il 19 luglio 1947, seguito da un secondo nello stesso anno su iniziativa di studenti universitari. I Club erano già un migliaio quando, il 14 Novembre 1949, l’allora Direttore Generale dell’UNESCO, M. Jaimes Torres-Bodet, ne auspicò lo sviluppo. Da allora, il movimento si è esteso costantemente, anche grazie all’incoraggiamento delle Commissioni Nazionali per l’UNESCO e dei Ministeri per l’educazione, affermandosi in tutto il mondo: oggi si contano più di 5000 Club e centri UNESCO in 120 stati..

FINALITÁ

In un mondo i cui confini si estendono progressivamente, la cooperazione fra individui e popoli si rivela ogni giorno più essenziale. I Club UNESCO si propongono di offrire a tutti la possibilità di conoscere popoli e civiltà diverse e sentirsi parte integrante e pienamente attiva di un mondo complesso, nel quale il sempre crescente ritmo di mutamento e l’irreversibile processo di evoluzione so­ciale devono tuttavia tutelare le diverse tradizioni culturali di cui ogni essere umano è tributario. Il Club UNESCO favorisce l’incontro di persone desiderose di impegnarsi insieme in attività diverse, in un clima di fiducia e tolleranza reciproca, senza alcuna discriminazione, così da portare alla comunità mondiale il contributo di un’azione impegnata, stimolante, su basi volontaristiche.

SCOPI DEI CLUB per l’UNESCO

In questa linea ideale d’azione, i Club per l’UNESCO si propongono di:

• promuovere la comprensione internazionale, la cooperazione e la pace, attraverso una migliore conoscenza delle diverse civiltà, dei problemi passati e presenti, così del proprio paese come di altri, in un’ottica mondiale, e di tutto ciò che costituisce il patrimonio culturale dell’umanità;

• promuovere la comprensione degli ideali d’azione dell’UNESCO ed adoperarsi per il successo dei programmi proposti;

• contribuire alla formazione civica e democratica dei cittadini e particolarmente dei giovani, attraverso studi ed attività connessi con la problematica proposta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo;

• stimolare l’interesse alla ricerca delle verità, attraverso lo studio dei maggiori problemi locali, nazionali e internazionali;

• contribuire allo sviluppo sociale ed economico, inteso come raggiungimento delle condizioni ottimali per il completo sviluppo della personalità umana;

• prendere iniziative nei paesi tecnologicamente avanzati, con lo scopo di aiutare i paesi in via di sviluppo, sensibilizzando l’opinione pubblica;

• ogni Club è naturalmente libero di decidere circa la priorità degli obiettivi da raggiungere.

• Per il raggiungimento di questi scopi, il lavoro si sviluppa secondo alcuni momenti metodologici fondamentali:

• definizione del problema;

• documentazione attraverso uno studio serio;

• collaborazione interpersonale nella ricerca, con soci dei Club per l’UNESCO, esperti, e altri individui interessati;

• inserimento del problema nella dimensione più ampia e internazionale, attraverso lo scambio di informazioni e di esperienze, al di sopra dei confini;

• verifica in comune dei risultati.

I DIVERSI TIPI DI CLUB per l’UNESCO

I Club per l’UNESCO possono costituirsi ovunque ci sia un gruppo che intende operare e promuovere le finalità indicate, a tutte le età, a qualunque livello di istruzione e di informazione, in qualsiasi ambiente di studio e di lavoro. Si possono, per semplicità, distinguere tre categorie di Club:

• Club scolastici: hanno il compito di stimolare e sviluppare, sia all’interno della scuola, con la collaborazione di uno o più insegnanti, sia all’esterno, iniziative intese come attività scolari o extra-scolastiche.

I Club per l’UNESCO scolastici collaborano con le Scuole Associate, favorendo l’estensione del lavoro al di fuori dell’ambiente scolastico.

• Club universitari: in costante aumento in diversi paesi, si propongono di interessare ai problemi internazionali una gioventù chiamata a fornirei quadri della società di domani.

• Club di adulti: creati con il concorso di tutti i cittadini sensibili al problema della pace e della comprensione internazionale, hanno preso spesso il nome di Associazioni UNESCO o di «Clubs-ville».

• I Club possono anche associare giovani ed adulti contemporaneamente, e questo in nome della convinzione che ogni età ha le sue esperienze, le sue ricchezze, le sue verità.

• Club scientifici: si propongono programmi di studio e impegni operativi sul territorio.

ATTIVITÀ DEI CLUB UNESCO

Conferenze, dibattiti, seminari e simposi, lavori di gruppo, raccolta e diffusione di materiale informativo, su temi di riflessione e operativi, in linea con gli ideali d’azione indicati dall’UNESCO, celebrazione di anniversari di grandi personalità della scienza e della cultura, partecipazione agli «Anni internazionali» ed alle campagne lanciate dall’UNESCO e dalle Nazioni Unite, scambi con altri Club, azioni al servizio dello sviluppo, alfabetizzazione, servizio sociale, campi di lavoro.

Particolare attenzione viene dedicata ad incontri e scambi a livello nazionale e internazionale.

Il club potrà interessare alla sua azione Autorità, Enti e le diverse personalità locali.

LE FEDERAZIONI DEI CLUB PER L’UNESCO
L’esigenza di garantire un coordinamento del lavoro dei Club ha condotto, con processo spontaneo, alla costituzione di Federazioni Nazionali, con il compito di facilitare l’incontro tra i Club, favorendone l’attività, mantenere contatti con la Federazione Mondiale, con le Commissioni Nazionali per l’UNESCO e le diverse Autorità.

La stessa esigenza ha portato alla costituzione di raggruppamenti regionali, come la Federazione asiatica dei Club per l’UNESCO che riunisce oggi dodici paesi dell’Asia ed Oceania, mentre si sta sviluppando un coordinamento sub-regionale, in Africa e nell’area Mediterranea.

LA FEDERAZIONE MONDIALE – FMACU

Creata nel luglio 1981, è un’Organizzazione non governativa al servizio della comprensione internazionale; rappresenta il movimento e ne assicura la promozione, nello spirito dell’Atto Costitutivo dell’UNESCO, al servizio della pace. La FMACU favorisce la cooperazione attiva tra le Federazioni Nazionali e i Club, attraverso programmi regionali, inter-regionali e sub-regionali; ha promosso e sostenuto stages di informazione e formazione di animatori, tra cui i Convegni Europei dei Club per l’UNESCO di Firenze, nel 1982 e nel 1985, scambi culturali e contatti tra club, seminari-pilota, campi internazionali per la pace, giornate di studio sulla comunicazione e l’incontro fra le culture, particolare importanza ha l’impegno del CERFCI, Centro di Ricerca e Formazione per la Cooperazione Internazionale; la FMACU ha anche curato alcune pubblicazioni.

LA FEDERAZIONE ITALIANA

I primi Club si costituirono in Italia verso la fine degli anni ’50, in gran parte presso i Centri di cultura popolare UNLA, in piccoli centri urbani e rurali, dove svolsero una funzione educativa e sociale, nella realtà locale. Contemporaneamente, altri Club sorsero sia nelle scuole, sia in altre istituzioni, a tutti i livelli.

A questo punto, si venne imponendo la necessità di un collegamento fra i Club. Il 20 ottobre 1975, su invito della Commissione Nazionale per l’UNESCO, si riunirono a Roma i responsabili di alcuni Club particolarmente attivi che costituirono il comitato coordinatore nel quale era rappresentata anche la stessa Commissione. Era il primo passo verso una Federazione Italiana dei Club UNESCO, cui si sarebbe giunti con la proclamazione ufficiale, l’11 dicembre 1979, nella sede del Palazzo Vecchio a Firenze, e la nomina del Consiglio Direttivo in cui sono presenti d’ufficio i rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, dei Beni Culturali e Ambientali, della Pubblica Istruzione e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Per l’azione svolta nel campo della lettura e delle biblioteche è stata dichiarata Istituto Culturale dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Nel 1981 si costituisce la Federazione Mondiale e nel 1999 quella Europea.
La Federazione Italiana dei Club UNESCO (FICLU) è un’Organizzazione non Governativa associata alla Federazione Mondiale dei Club, Centri e Associazioni UNESCO (FMACU), l’unica Organizzazione Non Governativa che ha il diritto di portare il nome dell’UNESCO, dei cui ideali e obiettivi d’azione è l’interprete sul territorio italiano.